Milano rivive il 1976 a Parco Lambro

Nel 1976 a Parco Lambro si svolgeva il terzo Festival del Proletariato Giovanile, organizzato dalla rivista “Re Nudo”, passato poi alla storia come il grande rito di passaggio dagli anni del sogno agli anni di piombo. Tra i quattrocento mila partecipanti c’era anche Mario Mieli che con il suo grido “Lotta dura contro natura!” scatenò nella folla sentimenti contrastanti, scandalo e apprezzamento.

Ieri a Milano, sul set di “Gli anni amari”, abbiamo rivissuto quei giorni. Parco Lambro ha accolto la nostra troupe: in quell’isola verde di oltre novecentomila metri quadri, un rifugio naturale dal traffico della città, abbiamo trovato un angolo ideale, una cornice suggestiva dove ricreare l’atmosfera libera e rivoluzionaria di quegli “anni del sogno”. Dalla mattina decine e decine di persone ci hanno raggiunto, tra attori professionisti e amatoriali, appassionati, curiosi e scrittori, comparse di tutte le età hanno partecipato a quest’ambizioso progetto con slancio ed entusiasmo. Tra di loro anche Silvia De Laude, autrice di Mario Mieli: e adesso, testo del 2016 incentrato sulla biografia di Mieli.

Hanno abbandonato i propri abiti, e con loro il proprio secolo: in seguito a un grande lavoro da parte dei truccatori e dei costumisti il parco è stato invaso da hippie e alternativi, capelli lunghi, vestiti floreali e bandane. E molti passanti curiosi si sono fermati ad osservare incantati la scena, trasportati nel tempo. Su un palco costruito per l’occasione Davide Merlini, che veste i panni di Ivan Cattaneo, ha interpretato su tacchi vertiginosi il pezzo Darling, scritto da Mieli. Ed è stato poi il momento del “nostro” Mario Mieli, Nicola Di Benedetto, che con la stessa carica rivoluzionaria ha urlato quegli slogan che negli anni Settanta hanno fatto la storia del movimento omosessuale in Italia (di seguito, nel documento video: il momento in cui Mario Mieli ha preso la parola al Festival del Proletariato Giovanile).

Nel tardo pomeriggio, con un lungo applauso, la giornata di riprese si è conclusa. Il regista Andrea Adriatico ha salutato e ringraziato, soddisfatto, chi ha deciso di spendere una giornata in favore del cinema e della storia.

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